ANGELICA
Angelica gocce
Utile per contrastare i sintomi associati al colon irritabile.
Nome
Dal nome del suo ingrediente principale
Descrizione
Ildegarda scrive che una fase importante nel passaggio da malattia acuta a malattia cronica è la disfunzione intestinale.
In Angelica gocce sono state associate l’Angelica e l’Agrimonia per le loro proprietà miorilassanti e antinfiammatorie, insieme alla Piantaggine e al Finocchio che hanno azione carminativa, astringente e in grado, secondo la Badessa di Bingen, di “ridurre con il loro calore, i cattivi umori”, lenendo le mucose e riducendo le tensioni dannose presenti in un intestino irritato.
Per quanto riguarda l’Angelica in particolare, è dimostrata l’attività come tonico che facilita i processi digestivi e aumenta la secrezione di succo gastrico, stimolando l’appetito in soggetti affetti da dispepsie.
L’azione miorilassante e sedativa giustifica l’impiego della radice di Angelica nei casi di insonnia nervosa, gastralgie, dolori cronici nello stomaco e nell’intestino, e nella sindrome del colon irritabile. L’attività carminativa è completata da capacità antibatterica e antifungina.
Indicazioni
- Rilassamento intestinale, soprattutto a livello del colon
- Contrastare i sintomi associati alla diverticolosi
- Coadiuvante nel contrastare gli stati infiammatori viscerali e gli spasmi associati a una alterata funzionalità del tratto intestinale, con una valida azione antidolorifica.
50 ml.
Alcool, acqua, Finocchio (Foeniculum Vulgare Mill) frutti, Piantaggine (Plantago Major L.) parte aerea fiorita, Agrimonia (Agrimonia Eupatoria L.) sommità,, Angelica (Angelica Archangelica) radici.
Fino a 75 gocce diluite in poca acqua, due volte al giorno.
Dice Ildegarda
La piantaggine è calda e secca. Si prendano delle foglie di questa pianta e se ne sprema il succo. Si strizzi con un panno e si mescoli con del vino e del miele. Lo si faccia assumere ad una persona colpita da gicht (termine tedesco che indica una serie di malattie identificabili con: gotta, artrite, reumatismi, sciatica, lombaggine; dolori legati ad un tumulto degli umori, non più in equilibrio, che vanno a creare malfunzionamento in varie parti del corpo) e i dolori cesseranno.” Dell’agrimonia, invece, si scrive che “chi emette ed espelle dalle viscere malate l’umore livido e molto flegma, e in più ha lo stomaco freddo, beva sempre, a digiuno e dopo i pasti, dell’agrimonia posta nel vino: ciò diminuisce e purga l’umore livido della secrezione e riscalda lo stomaco..