ANGELICA
Angelica gocce
Utile per contrastare i sintomi associati al colon irritabile.
Nome
Dal nome del suo ingrediente principale
Descrizione
Ildegarda scrive che una fase importante nel passaggio da malattia acuta a malattia cronica è la disfunzione intestinale.
In Angelica gocce sono state associate l’Angelica e l’Agrimonia per le loro proprietà miorilassanti e antinfiammatorie, insieme alla Piantaggine e al Finocchio che hanno azione carminativa, astringente e in grado, secondo la Badessa di Bingen, di “ridurre con il loro calore, i cattivi umori”, lenendo le mucose e riducendo le tensioni dannose presenti in un intestino irritato.
Per quanto riguarda l’Angelica in particolare, è dimostrata l’attività come tonico che facilita i processi digestivi e aumenta la secrezione di succo gastrico, stimolando l’appetito in soggetti affetti da dispepsie.
L’azione miorilassante e sedativa giustifica l’impiego della radice di Angelica nei casi di insonnia nervosa, gastralgie, dolori cronici nello stomaco e nell’intestino, e nella sindrome del colon irritabile. L’attività carminativa è completata da capacità antibatterica e antifungina.
Indicazioni
- Rilassamento intestinale, soprattutto a livello del colon
- Contrastare i sintomi associati alla diverticolosi
- Coadiuvante nel contrastare gli stati infiammatori viscerali e gli spasmi associati a una alterata funzionalità del tratto intestinale, con una valida azione antidolorifica.
![Thesaura Naturae Ildegarda Ricette Ispirati Gocce Angelica](https://thesauranaturae.com/wp-content/uploads/2021/04/Thesaura-Naturae-Ildegarda-Ricette-Ispirati-Gocce-Angelica-001.jpg)
50 ml.
Alcool, acqua, Finocchio (Foeniculum Vulgare Mill) frutti, Piantaggine (Plantago Major L.) parte aerea fiorita, Agrimonia (Agrimonia Eupatoria L.) sommità,, Angelica (Angelica Archangelica) radici.
Fino a 75 gocce diluite in poca acqua, due volte al giorno.
Dice Ildegarda
La piantaggine è calda e secca. Si prendano delle foglie di questa pianta e se ne sprema il succo. Si strizzi con un panno e si mescoli con del vino e del miele. Lo si faccia assumere ad una persona colpita da gicht (termine tedesco che indica una serie di malattie identificabili con: gotta, artrite, reumatismi, sciatica, lombaggine; dolori legati ad un tumulto degli umori, non più in equilibrio, che vanno a creare malfunzionamento in varie parti del corpo) e i dolori cesseranno.” Dell’agrimonia, invece, si scrive che “chi emette ed espelle dalle viscere malate l’umore livido e molto flegma, e in più ha lo stomaco freddo, beva sempre, a digiuno e dopo i pasti, dell’agrimonia posta nel vino: ciò diminuisce e purga l’umore livido della secrezione e riscalda lo stomaco..