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Metabolismo lento? Curiamo il fegato con i consigli di Ildegarda.

Metabolismo lento? Curiamo il fegato con i consigli di Ildegarda.

Le linee guida alimentari di Ildegarda per curare il fegato ed avere il metabolismo più efficiente, in sintonia con la propria costituzione.

Le temperature più miti e primaverili di queste settimane ci risvegliano i sensi e ci invitano a riconsiderare la nostra routine quotidiana. Lì per lì, pensiamo subito a riequilibrare il sonno e la stanchezza per poter affrontare più preparati le lunghe ore di luce che ci attendono.
I cambiamenti però riguardano anche l’alimentazione.

È vero che il nostro corpo è programmato per trattenere un po’ di grasso da riconvertire in energia, nell’eventualità che il cibo scarseggi. Tuttavia, il passaggio dall’inverno alla primavera, richiede uno sforzo da parte del metabolismo per ritrovare il ritmo.

Spesso è complicato, soprattutto dopo i quarant’anni, quando la presenza di alcuni ormoni tende a modificarsi. Un esempio è il livello di estrogeni nella donna: il suo calo comporta un rallentamento del metabolismo.
Il fatto è che non si tratta solo di una questione estetica. L’eccesso di grasso è il precursore di molte patologie come quelle cardiache, polmonari, diabete e anche malattie cognitive.

Come gestire il passaggio dall’inverno alla primavera?

Anche in questo caso, Santa Ildegarda è provvidenziale con i suoi consigli. La badessa ci ha lasciato delle linee guida alimentari adatte anche a mettere in moto il metabolismo, in sintonia con la propria costituzione.

Nulla a che vedere con la costrizione o la restrizione che associamo alla parola “dieta”. Il regime alimentare ildegardiano è uno stile di vita che conduce ad essere  responsabili della propria salute

Troppo ricca di zuccheri, grassi saturi e farine raffinate, la scorretta alimentazione moderna porta a un accumulo di adipe, che poi è difficile da smaltire e che sovraccarica soprattutto il fegato.

Ildegarda dà degli accorgimenti da adottare in cucina per alleggerire il fegato e avere una buona digestione: fondamentali per un metabolismo attivo.

La badessa consiglia molto il farro: “È il migliore dei cereali… A chi lo mangia dona una giusta struttura muscolare e buon sangue.”
In effetti, è un alimento che favorisce la depurazione e, grazie all’alto contenuto di fibre, ha funzioni lassative: spesso viene inserito nelle diete dimagranti con l’obiettivo di ridurre le quantità di cibo e di calorie introdotte durante i pasti.

Le fibre inoltre favoriscono la riduzione del colesterolo LDL nel sangue e, di conseguenza, limitano il rischio cardiovascolare, e aiutano a tenere sotto controllo i livelli di zuccheri.

I consigli di Ildegarda per l’alimentazione.

In Causae et Curae leggiamo: “Chi è parco nel mangiare e nel bere avrà buon sangue e corpo sano.” 

Quindi, per avere organi sani e un metabolismo efficiente, Ildegarda consigliava di mangiare con discretio (moderazione) e comunque di mangiare meno con il caldo.

Per chi è sano, diceva di prendere un pasto verso mezzogiorno e, qualora si avesse ancora fame, anche uno alla sera, ma non troppo tardi, in modo da avere il tempo di poter fare una passeggiata dopo cena.
Va da sé notare l’assenza di spuntini perché anche includere momenti di vuoto nello stomaco è agire in sintonia con il ritmo naturale e permette  agli organi di ripulirsi ed eliminare le tossine.

L’importanza della stagionalità per Ildegarda.

Ildegarda di Bingen era solita tenere conto della stagionalità degli alimenti. Chiaramente, non si basava sui valori nutrizionali in essi presenti, ma si basava sull’apporto che un cibo poteva dare all’uomo in fatto di Viriditas, l’energia vitale.
Un’erba raccolta nel suo periodo balsamico o un frutto maturato al sole, sono ricchi di Viriditas.

Un alimento può quindi essere curativo, equilibrante, o portatore di disordine, grasso in eccesso e, di conseguenza, malattia.
La moderna scienza dell’alimentazione conferma quanto dichiarato da Ildegarda e ne avvalora il significato quando parla di cibi nutraceutici, ossia quelli che sono ricchi di vitamine e minerali proprio perché colti in natura secondo stagione e che portano vantaggi curativi in termini di salute.

I consigli di Ildegarda per la cottura dei cibi.

Ildegarda sottolinea a più riprese quanto sia importante cuocere i cibi per favorire la digestione e non affaticare la milza.

A queste parole, molti potrebbero obiettare che la cottura porti a degradare le vitamine. 

Questa affermazione trova però riscontro solo se consideriamo una cottura dei cibi rapida e ad alte temperature, tipica dei nostri tempi moderni e frettolosi.

Inoltre, è interessante notare che certi metodi di cottura per alcuni cibi possono  addirittura incrementare il contenuto di vitamine. Un esempio è la cottura dei broccoli: la vitamina E subisce un aumento proprio grazie alla cottura, mentre rimane stabile la vitamina C.

Per quanto riguarda il pesce, se poco cotto è capace di far accelerare il metabolismo.

Per certi alimenti come la lattuga, considerata “molto fredda“, Ildegarda dice che, prima di consumarla, bisogna lasciarla macerare nell’aceto o marinarla con aneto o aglio, in modo che il freddo venga stemperato e non possa nuocere nello stomaco provocando “livido muco“.

Altro accorgimento lo dà quando parla dei formaggi: se proprio si volessero mangiare, sarebbe opportuno farlo con del cumino

Come vediamo, non si tratta di rinunce, ma di piccole variazioni nella preparazione di ciò che poi diverrà parte di noi, o meglio, noi diverremo ciò che mangiamo oggi.

Quindi, che cosa vogliamo diventare? Se vogliamo essere il ritratto della salute, dobbiamo inevitabilmente prestare attenzione a ciò che ingeriamo e a come lo ingeriamo.
Anche riguardo all’ambiente dove consumare i pasti Ildegarda fornisce preziose indicazioni. Un ambiente calmo e tranquillo porta a udire suoni piacevoli che non vanno a infastidire l’energia del fegato.

Per risvegliare il metabolismo ci vuole fegato.

Ildegarda rivolge una grande attenzione al fegato, descritto come “un recipiente in cui il cuore, i polmoni e lo stomaco versano i loro succhi, che a sua volta il fegato fa scorrere in tutti gli organi […].”

Cosa accade se il fegato non riesce a svolgere il suo lavoro di raccolta, trasformazione e selezione delle sostanze da inviare al sangue? “Se però il fegato è bucherellato e fradicio, esso non può più ricevere i succhi buoni […]. Questi succhi ritornano al cuore, ai polmoni e allo stomaco, provocando una specie di inondazione“.

I rimedi di Santa Ildegarda per il fegato

Come dice Ildegarda, la malattia entra dal fegato, quindi è fondamentale occuparsi di quest’organo. Ed ecco il motivo per il quale la maggior parte dei rimedi naturali ildegardiani agisce sul fegato.

Qualora il metabolismo fosse rallentato a causa di una variazione ormonale, dovuta all’età che avanza o ad un incremento di infiammazione generata da stress surrenalico, il rimedio naturale Scolopendrium Elisir può certamente aiutare perché va a lavorare sulle ghiandole endocrine e supporta l’attività del fegato.

Secondo la badessa, un fegato in sofferenza, sia per un’alimentazione scorretta sia per eccessiva collera, può portare a un disequilibrio che intacca i polmoni, generando anche malinconia, tristezza e forme catarrali. Dove c’è del muco, c’è anche una stasi e un rallentamento metabolico.

In questo caso, è opportuno assumere il rimedio naturale Issopo elisir per detossificare fegato e polmoni e, in generale, depurare l’organismo in modo da dargli una sferzata di energia che sollecita il metabolismo a ritornare in salute e in forma.

Dell’issopo elisir scrive Ildegarda: “L’issopo è di natura secca ed è moderatamente caldo. La sua forza è talmente grande che neppure le pietre possono impedirgli di spuntare dove è stato seminato. Chi tossisce e ha male al fegato o ha il polmone che soffoca […] prenda della liquirizia, della cannella, dell’issopo e del finocchio.”
Ultimo, ma non meno importante, è il rimedio naturale Nasturtium elisir, proprio per le sue proprietà depurative e stimolanti del metabolismo. Il Nasturtium elisir lavora sul sistema linfatico e riduce il carico tossinico che ritorna al fegato.

Un corpo in salute è in forma

L’effetto dimagrimento è dunque una conseguenza di un corretto funzionamento del metabolismo e in particolare del fegato e dell’intestino. Difatti, quando il corpo riesce a eliminare naturalmente gli scarti metabolici, tutti gli organi collaborano efficientemente e gli ormoni lavorano in equilibrio, possiamo essere più resilienti e attivi, e l’organismo può ritrovare il giusto peso forma.

Alcuni esempi di combinazioni di pasti

Pranzo

  • Petto di pollo alla salvia.
  • Insalata condita con aceto.
  • 1 Fetta di pane di farro e una mela.

Cena

  • Pesce bollito
  • Verdure saltate in padella o un’insalata di finocchi
  • 1 Fetta di pane di farro.

In conclusione, la salute è intrinsecamente legata a un metabolismo efficiente. Non solo quello relativo agli  alimenti, ma anche alle nostre emozioni, che dovremmo imparare ad accogliere come nutrimento utile alla conoscenza di noi stessi.

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