L’importanza della bocca
Le civiltà più antiche si sono occupate dello stato di benessere dei denti, della loro cura e della loro importanza come indicatori dello stato di benessere generale dell’organismo. Tra queste ricordiamo gli antichi egizi e gli etruschi.
I denti fanno parte della bocca un organo importantissimo e fondamentale. Dalla bocca passa il soffio della vita: attraverso di essa inaliamo l’aria finché siamo in vita e esaliamo l’ultimo respiro.
La bocca è il primo contatto con il mondo e i bambini la usano come organo di senso principale. Il bambino inizia infatti ad esplorare il mondo quando raggiunge la capacità di mettere in bocca gli oggetti che riesce a portare nelle mani.
Con la bocca assaporiamo i cibi. Il gusto, infatti, con i meccanismi digestivi cui è collegato attraverso la saliva, ci permette di selezionare i cibi e di percepire anche cosa di fatto non ci è salutare.
Il gusto di un cibo può essere percepito in modo diverso a seconda dello stato di benessere o meno in cui ci troviamo. Ecco perché percepire l’eccesso di salato o di acido (per esempio) porta con sé anche informazioni sullo stato di benessere di organi interni.
La bocca, ancora, ci permette con la lingua di parlare e questo è uno strumento esclusivo dell’uomo. La parola per Ildegarda ha un valore talmente alto che ci consiglia di usarla con ponderazione e discrezione. La parola deve sempre fare seguito all’ascolto e a una corretta riflessione.
“Nella bocca dell’uomo, infine, Dio significa il suo verbo attraverso il quale ha creato tutte le cose, come con la bocca sono proferite tutte le parole nel suono della razionalità; con il suono della voce, infatti, l’uomo esprime la molteplicità delle cose, come fece il verbo di Dio creandole nell’abbraccio della carità, in modo che nulla di ciò che è necessario manchi alla sua opera”
Il significato invisibile dei denti
Proprio nella bocca si collocano i denti che hanno un’origine embrionale sia ectodermica che mesodermica. Dall’ectoderma si forma prevalentemente il nostro sistema nervoso.
Viene quindi intuitivo comprendere che i denti sono legati al nostro benessere psico-fisico.
Quando i denti si cariano o fanno male di fatto parlano del nostro stato psicologico e fisico. Non possiamo dunque pensare ai denti solo come uno strumento utile per la masticazione perché hanno un significato molto più profondo. Del resto ormai lo sappiamo: Ildegarda ci insegna e ci spinge a guardare sempre oltre il visibile.
Dei denti dice, mettendo in rilievo il loro legame con le strutture cerebrali:
«I denti non sono vuoti come caverne e non hanno la mollezza del midollo, perché non sono rivestiti di carne sono invece solidificati e induriti ad opera del cervello e delle strutture del corpo umano stabilite secondo l’ordine del firmamento, e si induriscono per effetto del calore e dell’umidità della testa.»
E ancora:
«….. Il cibo viene masticato dai denti, che non hanno midollo e sono piantati come radici senz’acqua dall’umido fuoco dell’anima.»
L’immagine che ci dona Ildegarda è quella di un ordine preciso nella disposizione dell’arcata dentaria che è guidato dall’ anima poiché è l’anima che decide il nutrimento utile per ogni parte del corpo. Ed è proprio dai denti e dalla loro azione che il processo trasformativo ha inizio.
«Quando l’uomo mangia e beve, la spinta vitale della razionalità’, che è nell’uomo, ne porta il gusto e il fine succo e l’odore al cervello e riscalda le vene e le riempie.»
Oggi la dentosofia che è la “saggezza dei denti” è un approccio olistico alla pratica odontoiatrica che tiene proprio in considerazione il significato dei denti e della loro salute come specchio e strumento per valutare l’aspetto emozionale sotteso a disturbi dell’arcata dentaria.
La cura dei denti: i consigli di Ildegarda
Ildegarda ci trasmette diversi consigli per tenere in salute i denti:
Chi desidera avere denti sani e forti prenda in bocca, appena si alza al mattino, dell’acqua pura e fredda, e la tenga un certo tempo in bocca, affinché il muco che sta sui denti si sciolga. Con la stessa acqua che ha in bocca, deve lavarsi i denti e ripeterlo spesso. Così il muco non aumenta ed i denti restano sani.
Ancora consiglia:
Se la gengiva attorno ai denti si guasta, e se i denti sono deboli, versa della cenere calda di vite nel vino, come se si preparasse un bucato. Lavati i denti e le gengive con questo vino, e fallo spesso, così i denti diventeranno forti e le gengive sane. Se però i denti sono sani, adopera lo stesso quest’acqua. Essi diventeranno belli
Tra le piante quelle più indicate sono l’assenzio e la verbena.
«Chi ha male ai denti, a causa del sangue putrido o dello spurgo del cervello, si procuri assenzio e verbena in ugual misura e li cuocia in egual misura con un buon vino bianco. Quando vai a letto mettiti sulla guancia le erbe calde e filtrate (già cotte) con un telo, messo come compressa là dove i denti fanno male. Fa così finché sei guarito. In effetti, il vino preparato con le suddette erbe e bevuto, purifica anche i piccoli vasi sanguigni che si estendono dalla membrana al del cervello fino alle gengive. Le erbe messe sulla mascella mitigano i dolori ai denti, poiché il calore dell’assenzio come quello della verbena e del vino diminuiscono questo dolore»
Noi consigliamo ogni volta che si hanno infiammazioni o una sensazione di gusto amaro che proviene dalle gengive di fare più volte sciacqui alla bocca con l’elisir di assenzio. In associazione 1-2 gocce di verbena o.e. integratore alimentare (non tutti gli oli essenziali si possono assumere per bocca!).
Lo stesso elisir è utile assumerlo anche per bocca poiché certamente in casi di infiammazione sono coinvolti sia il fegato che l’intestino.
Per dolori ai denti: partenium gocce e galanga. Se riuscite ( visto il sapore piccante) meglio sciogliere in bocca la compressa di galanga ( posologia 2 )