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“Della salute dell’intestino” secondo Ildegarda di Bingen

“Della salute dell’intestino” secondo Ildegarda di Bingen

Abbiamo il piacere di riportare in questo post un estratto dell’incontro che si è tenuto lo scorso sabato – 20 luglio 2019 – nell’Officina Medicamentaria Thesaura Naturae di Stresa dal titolo “Della salute dell’intestino” secondo Ildegarda di Bingen: importanza del benessere intestinale per conservare la salute.  Cos’è il microbiota intestinale e il suo ruolo nelle intolleranze, malattie autoimmuni e sindromi depressive”

 

 

L’appuntamento si colloca all’interno del ciclo di eventi “ Alla luce di un genio. Salute e benessere secondo Ildegarda di Bingen”: 6 serate organizzate da Thesaura Naturae con la partecipazione della dottoressa Sabrina Melino per comprendere  l’attualità della Medicina Naturale di Ildegarda di Bingen.

 

 

Descrivendo l’origine delle grandi malattie in un passo del Causae et Curae delle infermità, Ildegarda dice “La foschia nera generata dalla malinconia…salirà al cervello, la follia se ne impadronirà, discenderà verso l’intestino, qui distruggerà i vasi sanguigni e le viscere e renderà l’uomo totalmente folle. L’uomo dimenticherà e farà scoppiare la collera… e per questa cadrà nelle grandi malattie.

 

Ildegarda aveva compreso che il benessere dell’intestino è cruciale per il mantenimento di un buono stato di salute e che l’alterazione della funzionalità della barriera intestinale  (Leaky gut sindrome ) è una componente importante nell’origine di numerose malattie croniche tra cui Parkinson, autismo, malattie autoimmuni e depressione.

 

Il sistema nervoso enterico –  o secondo cervello – è formato da milioni di cellule nervose. Nel solo intestino tenue ce ne sono più di 100 milioni, una quantità che supera i neuroni contenuti nel midollo spinale o nel sistema nervoso periferico.

 

Il sistema nervoso enterico è in comunicazione con il cervello attraverso il sistema nervoso autonomo (simpatico e parasimapico), l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene ( fondamentale nella risposta di adattamento allo stress) e attraverso la ricca attività del microbiota intestinale.

 

Tra le sostanze secrete dal macrobiota c’e’ la serotonina, importante neurotrasmettitore coinvolto nella regolazione del tono dell’umore, del sonno e dell’appetito.

Il “secondo cervello” ha dunque un ruolo molto importante, che non riguarda solo il controllo digestivo e l’invio di segnali nervosi periodici come quelli che comunicano mal di pancia, stomaco, digestione lenta, o disordini intestinali. Al contrario, il sistema nervoso enterico comunica con il cervello in modo così interconnesso da influenzare in parte il nostro stato mentale e, allo stesso tempo, svolge ruoli chiave che coinvolgono la salute di tutto l’organismo.

Una via di comunicazione importantissima tra cervello e intestino è il nervo vago, il decimo nervo cranico che parte dal cervello e attraversa torace, addome, passa dal cuore, dai polmoni e arriva all’intestino.

Il nervo vago è costituito sia da fibre nervose efferenti (20%) che afferenti (l’80%) e di queste ultime il 90% arrivano dall’intestino : si comprende dunque quanto sia importante quest’ultimo nel fornire informazioni al cervello relative allo stato del lume intestinale, al livello di metabolismo dei nutrienti (primo fra tutti il glucosio) e in generale,  sullo stato psico-fisico della persona.

 

 L’encefalo è infatti in assoluto l’organo più protetto e isolato: è posto in un cranio osseo e avvolto in “triplo strato” dalle meningi. L’intestino, invece, fa parte di un sistema “aperto”: il tubo digerente, viene a contatto con i prodotti di scomposizione degli ultimi cibi che abbiamo mangiato, intercetta gli ormoni che circolano nel sangue, ospita il lavoro dei batteri intestinali. E’ come se l’intestino fosse l’antenna di ricezione dei segnali della nostra vita interna a sua volta legata al nostro rapporto con l’ambiente (fisico e relazionale) .

 

Comprendere la regolazione neurale della funzione e della sensibilità dell’intestino rende più facile comprendere l’interrelazione dell’emotività, il comportamento attento ai sintomi o l’ipervigilanza, la funzione intestinale e il dolore. Abbiamo detto che l’intestino e il cervello sono altamente integrati e comunicano in modo bidirezionale in gran parte attraverso l’asse Ipotalamo-ipofisi-surrene e attraverso il sistema nervoso autonomo. All’interno del sistema nervoso centrale, il locus del controllo dell’intestino è principalmente all’interno del sistema limbico, una regione del cervello dei mammiferi responsabile dell’omeostasi interna ed esterna dell’organismo. Il sistema limbico svolge anche un ruolo centrale nell’emotività, che è un sistema non verbale che facilita la sopravvivenza e l’elusione delle minacce, l’interazione sociale e l’apprendimento.

La generazione di emozioni e i cambiamenti fisiologici associati sono il lavoro del sistema limbico e, da una prospettiva neuroanatomica, l’interazione mente-corpo può sorgere in gran parte in questa regione. Infine, il sistema limbico è anche coinvolto nella modulazione “top down” della trasmissione del dolore viscerale e nella percezione viscerale. (1)

Michael P. Jones MD, 251 East Huron St, Galter Pavilion 4‐104, Chicago, IL 60611‐2908, USA

 

Ildegarda dice : “Quando l’anima dell’uomo o della donna percepisce qualcosa che può nuocere a loro o al loro corpo , il cuore, il fegato e i vasi si contraggono , è allora che si forma nel cuore una sorta di foschia che oscura il cuore al punto da rendere l’uomo triste”

E’ quella stessa foschia che se non “compresa” dall’uomo o dalla donna solleverà la collera, la tristezza e l’infiammazione cronica intestinale di cui abbiamo parlato all’origine di questa relazione.

In questa frase Ildegarda aveva parlato dell’ipertono simpatico che si sviluppa nelle situazioni di stress e del concomitante abbassamento del tono vagale alla base di un circuito negativo che va ad alimentare da una parte l’infiammazione intestinale e dall’altra la “foschia” dei nostri pensieri e l’alterazione del tono dell’umore (e tristezza)

I rimedi della Badessa di Bingen creati da Theasura Naturae hanno sempre un effetto sull’intestino proprio perché qualunque sia l’agente scatenante la situazione di stress, l’apparato gastrointestinale verrà comunque coinvolto. Dall’Absinthium, al Nasturtium elisir,  all’Issopo, pur nella specificità dell’impiego, agiranno tutti a livello intestinale.

Se sono una persona “acida”, arrabbiata, dovrò ricorrere all’assenzio, se sono bloccata ed eccessivamente rigida, esigente verso me stessa il nasturtium elisir, se ho bisogno di decidere, di prendere una strada che ho individuato ma mi manca la determinazione per farlo userò l’issopo.

In tutti i rimedi di Ildegarda c’è la consapevolezza del legame tra stato emotivo e fisico, tra cervello e intestino, tra pensieri ed emozioni.

L’intestino è forse l’organo più importante per esprimere la nostra unicità e la responsabilità cui siamo chiamati per il mantenimento dello stato di salute che in ultima analisi è allineamento tra corpo, mente e spirito.

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