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Il Corpo come Simbolo

Il Corpo come Simbolo

L’anima e il corpo

E’ piuttosto sorprendente leggere nei suoi testi l’importanza che Ildegarda dava al corpo. Ne parla come di “mantello di carne” che riveste l’anima. L’anima e la carne sono un’unica opera in due nature e sono l’uomo.

Al corpo umano l’anima arreca l’aria nell’atto di pensare, il calore nel riunire le forze, il fuoco nel sostenerlo, l’acqua nel farlo crescere, la fecondità nel germinare, come è stato stabilito fin dalla creazione del primo uomo, ed è in ogni sua parte, sopra e sotto, intorno e dentro al corpo. Così è fatto l’uomo”.

Il corpo dunque è il mezzo dotato dei sensi che vengono attivati dall’anima ed è con questi che essa si riconosce, è con la relazione che l’uomo come unione di corpo e anima è in grado di prendere coscienza di sé, della sua natura divina. Solo nell’unione del corpo e dell’anima, la creatura umana può procedere sulla strada del “conosci te stesso”.

Ogni percorso di vita è unico, fatto di prove che si fissano nella mente andando a disegnare una trama di una storia che è solo nostra, come nostra è la storia di un percorso terapeutico.

I messaggi del corpo

Florenskij scrive: “ il corpo è qualcosa di integro, individuale, particolare […]. I lineamenti del viso, la forma del cranio, le linee sul palmo delle mani e dei piedi, la forma delle mani e delle dita, il timbro della voce […]; dappertutto dietro la materia impersonale ci guarda un’unica persona. In tutto il corpo si rivela l’unità…” della creatura umana, ovvero l’autentica, originale espressione degli organi, della loro attività e interazione reciproca e della loro vita legata ad un unico principio vitale, la VIRIDITAS.

Il corpo per Ildegarda riflette la perfezione con cui è stato creato l’uomo e ogni parte di questa veste di carne corrisponde, in proporzione e in funzioni, a parti specifiche del cosmo…come il cervello corrisponde al sole, gli occhi che osservano la moltitudine delle cose, rappresentano le stelle del firmamento che risplendono ovunque mentre le sopracciglia dell’uomo mostrano il percorso della luna che regola tutti i processi vitali.

Occorre dunque secondo Ildegarda imparare a leggere l’invisibile che è il vero significato di tutte le creature: saper intuire e sentire la “subtilitas del creato” ma soprattutto imparare a sentire e ad ascoltare i segnali che il nostro corpo ci invia ogni giorno: qui inizia il vero percorso di cura e guarigione.

Il corpo ci mette in relazione attraverso la vita dell’anima al cosmo e con questo riusciamo a comprendere sempre di più noi stessi.

La bellezza del corpo

Il corpo è dunque sacro e noi abbiamo il dovere di prendercene cura oltre che il bisogno. Curare il corpo non significa pensare ad esso da un punto di vista estetico ma solo ascoltandolo si arriva a liberarci di ogni forma di attaccamento all’esteriorità perché la bellezza si esprimerà proprio attraverso l’ascolto, la coerenza tra il sentire e il fare. La luce risplenderà negli occhi ma anche nei lineamenti del volto e nel ringiovanimento del corpo. Avremo la possibilità di nutrire insieme all’anima il corpo che risplenderà di luce propria arrivando a comprendere sempre più che la bellezza risiede e trova origine nella gioia del cuore. Ildegarda dunque ci trasmette un messaggio di bellezza, di misura, di amore, di gioia. La bellezza pervade ogni pensiero ildegardiano dalla descrizione della natura ai dettagli con cui racconta l’atto sessuale dell’uomo e della donna.

Cambia dunque il concetto di bellezza assumendo un significato più profondo che coinvolge allo stesso tempo anima e corpo.

Come prenderci cura del corpo

Il corpo si cura attraverso l’attenzione all’anima e quindi attraverso l’ascolto dei nostri sensi, emozioni, sentimenti, pensieri. L’anima, dice Ildegarda non chiede mai al corpo più di quello che la sua veste sacra può dare.
Le regole auree sono la base per la salute di corpo e anima. Lo stesso ritmo sonno-veglia è un principio di vita perché definisce l’equilibrio di tutti i processi vitali, disintossica il corpo e la mente, controlla il metabolismo e la crescita.

Ildegarda parla spesso di impacchi, bagni alle erbe e unguenti: accarezzare il corpo è un atto di amore curativo.

Gli unguenti che Thesaura Naturae ha realizzato tenendo fede alle ricette di Ildegarda sono un veicolo eccezionale di informazioni che attraverso il corpo raggiungono l’anima ovvero la vita dei sensi.

Animo unguento tranquillizza e allo stesso tempo smorza gli eccessi emotivi che ci fanno perdere il controllo, aiuta a riacquistare un corretto riposo notturno e soprattutto si è dimostrato utile per veicolare elisir in punti specifici del corpo. In tutti coloro che hanno un sistema vagale depresso, con sintomi che coinvolgono emicrania, dolori addominali, reflusso, tachicardia, insonnia, può essere applicato con un cucchiaino di elisir di scolopendrio sui reni: i risultati sono eccellenti!. Animo ci aiuta a ritrovare un equilibrio.

La ruta-assenzio specifica per dolori lombari e tensioni muscolo tendinee, può essere applicata con partenium gocce o con galanga proprio sulle parti più dolorose, potenziando l’effetto dell’unguento. Questo unguento aiuta a prendere contatto con le proprie rigidità fisiche ed emotive.

La viola unguento con la sua ricchezza in oleoliti non solo cura dermatiti, ustioni, irritazioni agli occhi ma rischiara la vista con un effetto nutriente e luminoso sul contorno occhi. La viola aiuta ad accogliere e a vedere con una vista rinnovata l’ambiente che ci circonda.

Sono solo alcuni esempi per comprendere che si può lavorare sul corpo in modo superficiale, curando solo la parte esteriore, senza risultati duraturi o vederlo per quello che veramente è: uno strumento con cui l’anima ci parla e ascoltando il quale possiamo raggiungere non solo uno stato di salute duraturo ma anche la capacità di piacersi e di piacere.

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