L’Artemisia è uno dei generi di pianta della famiglia delle Asteracee più diffusi. È composta da più di 500 specie diverse che crescono principalmente nelle zone temperate di Europa, Asia e Nord America. La pianta è utilizzata nei sistemi di medicina cinese e ayurvedica per le sue proprietà antivirali, antimicotiche, antimicrobiche, insetticide, epatoprotettive e neuroprotettive e ancora per insonnia, malattie della vescica, ferite difficili da guarire e febbre.
Tradizionalmente nella medicina medievale europea ed asiatica l’Artemisia veniva definita come la pianta contro gli esaurimenti. Ildegarda di Bingen nel libro “Physica” dice che “l’Assenzio è davvero caldo ed ha molta forza: è la cura principale per tutte le malattie.
Quando l’assenzio è fresco, si raccolga il suo succo. Si cuocia del vino con il miele e si aggiunga il succo prodotto. Si beva questa bevanda a giorni alterni a colazione, da maggio ad ottobre: scaccerà la malinconia e la debolezza dei fianchi, renderà gli occhi limpidi. Rafforzerà il cuore, i polmoni, riscalderà lo stomaco, facilitando la digestione e purificando l’intestino”.
Oggi la ricerca ha evidenziato altre attività biologiche dei componenti di questa specie tra cui quelle antiprotozoiche, antimicotiche, antiulcera, immunomodulatrici, citotossiche, analgesiche, antidepressive, neuroprotettive, antiossidanti, cui si aggiunge l’azione neurotrofica e stabilizzante della membrana cellulare. Oggi l’Absinthium sta trovando anche una grande applicazione a livello cosmetico.
Le proprietà antivirali dell’artemisinina importanti per la sindrome respiratoria da Covid-19
Studi di ricerca recenti (***) attestano che l’efficacia dell’Artemisia nell’affrontare un’intera gamma di squilibri fisiologici risiede nella combinazione unica di azioni farmacologiche legate ai differenti principi attivi: terpenoidi, flavonoidi, cumarine, acidi caffeilchinici, steroli e acetileni sono alcune delle principali sostanze fitochimiche del genere. Notevole tra i fitochimici è l’artemisinina e i suoi derivati (ART), studiata sia per le sue potenti proprietà antivirali che per l’azione contro la sindrome respiratoria acuta da Coronavirus 2 (Sars-Cov-2) emersa nel dicembre 2019 in Cina, causando una polmonite pandemica mortale (5% di mortalità), chiamata COVID-19.
La farmacista cinese YouYou, che nel 1972 è riuscita ad isolare la molecola dell’artemisinina, è stata insignita del premio Nobel per la medicina nel 2015, a conferma dell’importanza di questa molecola per la salute pubblica e per i suoi effetti antimalarici. Sono in corso ulteriori studi per valutare l’efficacia in vivo dell’artemisinina e di altri principi attivi presenti in alcune specie di Artemisia come terapia di supporto al trattamento delle infezioni da SARS-CoV-2.
Riferimenti bibliografici
(***) Phytother Res. 2021 Mar;35(3):1298-1312.
Potential roles of medicinal plants for the treatment of viral diseases focusing on COVID-19: A review
Bikash Adhikari 1, Bishnu P Marasini 2, Binod Rayamajhee 3 4, Bibek Raj Bhattarai 1, Ganesh Lamichhane 1, Karan Khadayat 1 2, Achyut Adhikari 1, Santosh Khanal 2, Niranjan Parajuli 1
Review
Medicina
Antiviral and Immunomodulation Effects of Artemisia
Suhas G. Kshirsagar 1,* and Rammohan V. Rao 2,*
Evid Based Complement Alternat Med 2021 Jul 22;2021:9961089.
New Evidence for Artemisia absinthium L. Application in Gastrointestinal Ailments: Ethnopharmacology, Antimicrobial Capacity, Cytotoxicity, and Phenolic Profile
Marija Ivanov 1, Uroš Gašić 1, Dejan Stojković 1, Marina Kostić 1, Danijela Mišić 1, Marina Soković 1
J Ethnopharmacol 2021 Jun 28;274:114016. Artemisia annua L. extracts inhibit the in vitro replication of SARS-CoV-2 and two of its variants M S Nair 1, Y Huang 2, D A Fidock 3, S J Polyak 4, J Wagoner 5, M J Towler 6, P J Weathers 7
