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Ortica, la pianta che supporta il benessere delle vie urinarie

Ortica, la pianta che supporta il benessere delle vie urinarie

Una pianta officinale dalle numerose proprietà. Per Ildegarda un valido supporto per la depurazione dello stomaco e contro le infiammazioni delle vie urinarie e della prostata.

Ortica, la pianta che supporta il benessere delle vie urinarie

Tutti conoscono l’ortica già dall’infanzia, non fosse perché ha provato il bruciore sulla pelle dopo il contatto con le foglie frastagliate. 

Nonostante questa spiacevole esperienza, l’ortica è un’erba dalle notevoli proprietà, riconosciute sin dai tempi antichi. 

Plinio il Vecchio (I secolo d.C.), ammoniva coloro che ritenevano l’ortica la panacea di tutti i mali, definendoli superstiziosi. Dioscoride (I secolo d.C.) ne consigliava la decozione in vino come afrodisiaco. Contrariamente alla sua reputazione l’ortica è una pianta amica dell’uomo

Santa Ildegarda ne comprese subito il potere antinfiammatorio e depurativo. Diceva la badessa benedettina nel suo “Physica”: 

L’Ortica è calda in un modo tutto suo. Non è adatta da mangiare cruda a causa della sua asprezza. Quando ne vengono colti i germogli, è buona cotta come cibo per gli uomini. Purifica lo stomaco e ne allontana il muco nocivo. Tutti i tipi di ortica hanno questa proprietà”.

Una curiosità dell’ortica che ci regala Ildegarda riguarda il suo potere depurativo:

“Se i sani vogliono bere del latte in inverno, prendano della radice di ortica e la facciano seccare, poi la immergano nel latte e bevano: gli umori cattivi che sono nel latte saranno calmati dall’ortica. Se gli ammalati e le persone deboli desiderano del latte in inverno, lo facciano cuocere e v’immergano dell’ortica seccata”.

Ildegarda aveva intuito quanto il latte vaccino non fosse un alimento adatto a tutti, perciò consigliava di assumerlo in modiche quantità in inverno con l’aggiunta dell’ortica.

Il potere basificante dei sali minerali dell’orica, neutralizzerebbe l’acidità del latte. In estate Ildegarda sconsigliava l’assunzione del latte a persone malate e solo in modeste quantità ai sani a causa del maggior sviluppo di allergeni.

Il potere rimineralizzante e antinfiammatorio per le vie urinarie

Le foglie dell’ortica, per la ricchezza in minerali e clorofilla sono reputate un ottimo rimineralizzante, ricostituente e antianemico. I minerali presenti sono soprattutto fosforo, silicio, manganese, potassio e calcio, componenti utili nell’equilibrio acido-basico dell’organismo e presenti anche nella struttura osteo-articolare.

Contiene anche vitamine A, D e K, le quali svolgono diverse funzioni nel corpo, per esempio per quanto riguarda la vista, le funzioni muscolari e la coagulazione del sangue.

L’Ortica è una pianta in grado di influenzare i processi fisiologici renali ed è definita acquaretica e non diuretica, poiché l’effetto specifico svolto è prevalentemente quello di aumentare la produzione di urina, senza far variare l’escrezione di elettroliti.

Grazie alla presenza di acido folico e ferro è adatta per contrastare i sintomi associati ad anemia e cistite e grazie all’attività depurativa è consigliata in caso di artrite, iperglicemia, affezioni reumatiche.
Accanto all’attività diuretica, ha una significativa capacità remineralizzante, sfruttata per favorire le situazioni di carenza tipiche soprattutto in donne in menopausa e bambini. È utile anche per rallentare la caduta dei capelli e rinforzare le unghie.

Un toccasana per l’eccessiva sudorazione

Il notevole apporto di potassio rappresenta un’utile risorsa per i soggetti con eccessiva sudorazione o in trattamento con antiipertensivi. Il calcio, invece, agisce coadiuvando le terapie contro rachitismo e osteoporosi. 

L’azione diuretica, attribuita alle parti aeree della pianta, viene associata ad un’elevata escrezione di urea e cloruri, che oltre a favorire il drenaggio dei liquidi corporei e potenziare l’attività epatorenale, determina una maggior azione disinfettante urinaria, riducendo l’attecchimento dei patogeni grazie al continuo dilavamento della parete della vescica.

L’ortica rappresenta una fonte di residui pirrolici ottima per stimolare l’emopoiesi. L’azione riequilibrante la flora batterica intestinale coinvolge molecole come la secretina, analogo dell’ormone umano, che stimola le secrezioni biliari, intestinali e pancreatiche. 
La marcata eliminazione di urati la configura come un valido rimedio, di uso tradizionale, contro forme reumatiche.

L’uso commerciale dell’ortica

Come alimento si è consumata fino al XVI secolo d.C., poi è caduta in disuso e solo ora (XX secolo d.C.), alcuni ristoratori ripropongono piatti della tradizione come i germogli freschi che hanno azione diuretica e depurativa.
Fa parte del patrimonio erboristico della medicina mediterranea. Dalle piante dell’ortica l’industria estrae clorofilla che stabilizzata è il colorante dei dentifrici, creme, caramelle, gomme, medicinali, sciroppi e liquori dal colore verde.

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