Carrello

Ildegarda e le origini della medicina di genere di Sabrina Melino

Ildegarda e le origini della medicina di genere di Sabrina Melino

Ildegarda, 300 anni prima di Galileo, ha anticipato il moderno concetto di medicina e il legame uomo-ambiente, salute e malattia.

Ildegarda di Bingen (1098-1179) nacque a sud del Reno, nel paese di Bermersheim, vicino ad Alzey, nel territorio della sede vescovile di Magonza in Germania.
Avviata all’età di otto anni alla vita monastica di clausura nel monastero benedettino di Disibodenberg, di cui divenne badessa nel 1136, Ildegarda fin da piccola, manifestò il dono profetico delle visioni per il quale, in età adulta, le venne riconosciuto il titolo di mistica e profetessa.
Ci ha lasciato opere profetiche e trattati relativi alle proprietà terapeutiche della natura e di tutte le creature, nonché testi inerenti la cura delle malattie.

In tutta la sua opera è evidente un connubio imprescindibile tra la salute e il cammino esistenziale dell’uomo: guarire, per Ildegarda, significa salvarsi.

Nominata Santa e Dottore della Chiesa Universale dal 2012, Ildegarda è nota per l’originalità dei suoi testi dei quali è possibile ricostruire solo in modo marginale, le fonti storiche: i suoi scritti appartengono, infatti, al genere delle visioni.

Relativamente alle opere mediche e naturalistiche, Ildegarda definì una teoria umorale (1) sotto diversi aspetti originale rispetto agli autori a lei contemporanei, coniugando la dimensione cosmologica e antropologica con lo studio del processo di insorgenza della malattia. 

Unica in tutto il panorama medievale ha distinto i temperamenti tra uomo e donna e, attraverso le sue visioni, ha descritto la complessità del legame uomo-ambiente dove gli umori dell’uomo sono interdipendenti dagli elementi del cosmo.

La malattia nasce dal disequilibrio umorale a sua volta legato a fattori sociali, fisici, psicologici, ambientali, spirituali, che definiscono la relazione dell’essere umano, uomo e donna, con il cosmo.

Attraverso l’originalità della sua teoria umorale, utilizzando termini e concetti quali flegmi e muchi, sconosciuti ad altri autori contemporanei, la monaca benedettina è riuscita a distinguere il sesso e il genere, arrivando persino ad individuare i principi ora alla base della genetica e dell’epigenetica.

C’è, infatti, per Ildegarda una proporzione matematica precisa tra i quattro umori: quelli prevalenti, flegmi, determinano il temperamento innato (melanconico, bilioso, flemmatico e sanguigno), diverso tra uomo e donna e quelli secondari, muchi, sono in grado di perturbarsi in risposta ai vari determinanti di malattia in modo diverso tra i due sessi.

In sintesi Ildegarda ha messo in relazione la malattia alle differenze di sesso (biologiche) e di genere (socio- culturali) (2). Le differenze di sesso si basano su costrutti biologici mentre le differenze di genere, partendo dalla diversità fisiologica, inglobano anche la dimensione esistenziale: essere uomo ed essere donna nel mondo.
È stata capace di individuare, infine, lo stretto legame tra l’uomo e l’ambiente ed il suo ruolo in salute e malattia.

La Badessa di Bingen ha dunque anticipato nei suoi scritti alcuni principi della medicina di genere (3) connessi ai fattori sociali, culturali e ambientali, in grado di determinare una predisposizione alla malattia diversa tra uomo e donna, come anche un diverso decorso della stessa con sintomi e necessità di cure specifiche tra i due sessi.

Ildegarda, 300 anni prima di Galileo, ha anticipato non solo il moderno concetto di medicina proposto almeno 150 anni dopo da Mondino dei Liuzzi a Bologna nel 1315, ma quella visione complessa del rapporto uomo-ambiente che la scienza ora ritiene imprescindibile per lo studio di un nuovo modello di cura della malattia.

Articolo tratto da “Medicina di Genere Newsletter” Istituto Superiore di Sanità, Gennaio 2022, a cura della Dott.ssa Sabrina Melino

Scarica l’articolo ufficiale
1. Cause e Cure delle infermità, Calef. P. 1997, Sellerio Ed.
2. Lancet 2020; 396: 565-582
3. Ital J Gender-Specific Med 2019; 5: 105-107

Segui l'energia anche su

Copyright 2010-2021 Inemar Srl Tutti i diritti riservati Thesaura Naturae® è un marchio registrato Capitale Sociale € 10.000,00 I.V. CF/PI 02223240033
REA NO-0222945