Dall’ansia al colon irritabile l’angelica, l’erba degli angeli, viene in soccorso per riportare calma e serenità.
Pianta rara in Italia allo stato spontaneo, l’angelica è originaria del nord Europa e predilige valli soleggiate e rinfrescate da ruscelli.
Conosciuta soprattutto come “Erba degli angeli”, il nome botanico Angelica Archangelica deriva dal latino “angelus”, a sua volta ripreso dal greco άγγελος. Entrambi significano “messaggero di luce”.
Probabilmente, questo nome è dovuto alla fioritura della pianta durante il giorno dell’Arcangelo Michele, l’otto maggio.
La leggenda vuole che sia stato l’arcangelo Raffaele a far conoscere agli uomini l’angelica, le cui proprietà erano talvolta descritte quasi come miracolose: debellava la peste, neutralizzava gli effetti dei veleni e prolungava la durata della vita.
Difatti, come riportato anche da Paracelso, la pianta era conosciuta e apprezzata sin dal Medioevo e ai tempi della peste, nel 1510, fu di grande aiuto ai medici in visita agli appestati.
I gambi furono masticati come prevenzione contro l’infezione, e le semenze e le radici bruciate per purificare l’aria.
L’impiego erboristico attuale dell’angelica.
Riconosciute a livello erboristico, le virtù della pianta angelica interessano il benessere dello stomaco. Infatti, per le proprietà aperitive, digestive e stomachiche, l’angelica trova largo impiego in presenza di digestione lenta o difficile, nelle dispepsie, nell’acidità gastrica e nelle inappetenze.
Grazie a sostanze come pinene, borneolo, linalolo e limonene, la pianta facilita le espettorazioni e risulta un tonico per il sistema nervoso, adatto anche per recuperare le energie in fase di convalescenza.
L’angelica inoltre, per la sua azione immunostimolante, risulta essere un potente rimedio per le infezioni croniche perché eccellente antinfiammatorio.
Consigliata ai cambi di stagione, l’angelica viene impiegata come depurativo in grado di stimolare la sudorazione e di favorire, quindi, l’eliminazione delle tossine e contrastare il ristagno linfatico nei tessuti.
Dell’angelica ricordiamo inoltre le proprietàcalmanti e antispastiche, adatte, perciò, nei casi di dolori mestruali e per alleviare tutte le turbe che colpiscono l’intestino crasso.
Come la sindrome dell’intestino irritabile (colite spastica), ossia un disturbo funzionale che porta a sintomi quali: alvo con stipsi alternata a diarrea, muco nelle feci, dolori crampiformi all’addome dovuti a stati d’ansia.
L’effetto dell’angelica sulla psiche.
Come precedentemente riportato, l’angelica è un miorilassante e un ansiolitico, quindi agisce positivamente sullo stress, sull’angoscia e sulla fatica mentale che degenera in stanchezza fisica. Trova inoltre riscontro per l’insonnia generata da stati d’ansia.
A livello emotivo, l’angelica può certamente avere un impatto interessante nel riequilibrare le persone tendenzialmente impazienti, mentre nelle persone molto emotive favorisce il radicamento e permette loro di riacquistare la fiducia in se stesse per poi agevolarle nel prendere le giuste decisioni.
Il portare equilibrio nel mentale, nei pensieri, significa favorire lo spostamento da pensieri ed emozioni istintivi e lubrichi verso una mentalità chiara e pura.
Questo concetto analogico tra uomo-pianta trova riscontro anche nella mitologia norrena, dove la pianta dell’angelica è associata alla spiritualità, in particolare all’estasi, ed è messaggera di luce.
Il rimedio naturale Angelica di Thesaura Naturae
Ispirati a ciò che descriveva Santa Hildegard von Bingen, Thesaura Naturae ha creato un rimedio naturale in gocce, Angelica, che riprende il nome della pianta messaggera di benessere, adatto principalmente per le affezioni del colon irritabile.
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Erbe e piante nel rimedio naturale Angelica
Tra le erbe e le piante del rimedio Angelica, figurano anche il finocchio e la piantaggine per “ridurre con il loro calore, i cattivi umori”. Inoltre, completa la sinergia l’agrimonia che “diminuisce e purga l’umore livido della secrezione e riscalda lo stomaco“.
In tutte e quattro le piante troviamo dei validi alleati per risolvere la colite spastica alle radici, in quanto lavoriamo sulla causa, l’ansia, il tormento profondo, viscerale, e le preoccupazioni reali o eccessivamente ingigantite dalla mente.
Ritrovata la calma mentale e fisica, ci apriamo a nuovi orizzonti, nuove possibilità.
