La Galanga è una pianta perenne che produce fiori bianchi, nativa delle zone dell’Asia orientale e proviene dalla famiglia dello zenzero della Malesia. Può crescere fino a 1,5 m di altezza, ha foglie lunghe fino a 30 cm, molto strette e disposte in due file. Usata fin dai tempi antichi nella medicina cinese, viene riscoperta grazie ad Ildegarda di Bingen che usa la radice di galanga, l’ “alpinia officinarum Hance”, ricca di oli essenziali, flavonoidi tra cui vi è il cineolo, isomeri del cardinene e galangina, che è in altre parole un enzima antiossidante.
La Galanga secondo Ildegarda
La badessa benedettina la descrive come un toccasana per numerose patologie, causate dall’accumulo di muco e flegma.
Nella sua opera “Physica”, Ildegarda scriveva che “la galanga è completamente calda. Non contiene alcuna freddezza ed ha un grande potere. Una persona con febbre alta beva della galanga in polvere, disciolta in acqua di fonte, e la febbre passerà. Chi avesse un accumulo di cattivi umori nella schiena e nei fianchi, faccia bollire della galanga nel vino e lo beva frequentemente: il fastidio passerà. Se una persona ha dolore al petto (al cuore) e respiro corto e affannoso, assumendo della galanga, starà subito meglio.”
La fitoterapia moderna le riconosce l’azione antispasmodica, che consente di prevenire e ridurre rapidamente il dolore crampiforme localizzato nella zona gastrica. La Galanga inoltre, favorisce e sostiene le fisiologiche funzionalità articolari.
Molto significativo sottolineare l’importante contributo storico dato da Santa Ildegarda in merito agli usi tradizionali di questa pianta, poiché non si hanno altri riferimenti inerenti alla Alpinia officinarum fino al XIX secolo, periodo a cui risale la datazione della galanga da parte della comunità botanica dell’epoca.
Il fitocomplesso della Galanga, chiamato anche “Galanga minore” per distinguerla dalla maggiore e dalla kaempferia, viene estratto dal rizoma, porzione ipogea della pianta, la quale si presenta di color marrone- aranciato e possiede un sapore e profumo molto simili a quelli dello zenzero.
Contiene olio essenziale, diarileptanoidi, gingerolo e flavonoidi (ad es. galangina, alpinina), i quali agiscono specialmente a livello gastrico. Questi principi attivi svolgono un’azione carminativa e stomachica, coadiuvando le funzioni gastrointestinali e favorendo l’eliminazione di gas, che si possono formare nel tratto enterico.
I benefici sulla funzionalità articolare
Il nostro Ministero della Salute riconosce alla galanga un’azione favorente la funzionalità articolare, grazie alle componenti ad attività antinfiammatoria, i diarileptanoidi, confermando quanto sosteneva Santa Ildegarda e cioè che una cattiva digestione, provocando un eccesso di tossine circolanti, fosse la causa scatenante di infiammazioni articolari.
Secondo recenti studi, gli estratti ottenuti dal rizoma di Galanga dimostrano un’eccellente attività antibatterica, soprattutto su ceppi di B.cereus, Staph. aureus, P.aeruginosa e E.coli.
Come spezia, la Galanga trova il suo posto anche in cucina, come alternativa al pepe o al curry. E’ ottima, in aggiunta al condimento a base di olio, aceto e sale, nell’insalata. La Galanga di Thesaura Naturae è coadiuvante dei processi digestivi, carminativo, stomachico, stimolante la motilità intestinale, spasmolitico, antiacido. Utile anche nelle patologie di tipo articolare.
