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L’autunno per ildegarda

L’autunno per ildegarda

Le stagioni nella vita dell’uomo

Ildegarda ci spiega attraverso le sue visioni che tutto è connesso. Micro e macrocosmo sono interdipendenti: non può accadere nulla nel macrocosmo che non abbia ripercussioni sull’uomo, il microcosmo, e viceversa. Il legame tra uomo e universo avviene attraverso livelli diversi di interazione, a livello visibile ma ancor più importante è il legame invisibile.

Comprendere l’essenza e il significato invisibile di ogni fenomeno naturale e di ogni creatura è il vero compito dell’uomo: solo in questo modo la creatura umana può conoscersi.

Ogni parte dell’universo trova una sua corrispondenza nel corpo dell’uomo, ogni evento naturale si riflette nei fenomeni dell’organismo umano che riguardano l’equilibrio o il disequilibrio umorale ovvero lo stato di salute o di malattia. Il clima e le stagioni rappresentano le stagioni della vita dell’uomo.

Siamo ora nel pieno dell’autunno. Una stagione nella quale la terra seleziona ciò che gli serve e trattiene il calore e il nutrimento necessario a far crescere il seme durante l’inverno. L’autunno della vita dell’uomo rappresenta l’età matura, quando l’uomo si stringe a sé per evitare il freddo. Invecchiando ci si raffredda proprio come comincia a calare il freddo nei mesi di ottobre e novembre. Nell’età matura l’uomo, forte della sua esperienza e nella necessità di trattenere e non sperperare le energie, certamente più limitate rispetto all’età giovanile, comprende il senso delle cose utili ed inutili, è più sapiente di prima e non accetta più di perdersi dietro ad abitudini stolte.

Proprio come la terra seleziona ciò che gli occorrerà durante l’inverno, così nell’autunno della vita, l’uomo dovrebbe essere nel momento migliore per approfondire la conoscenza di sé stesso, quando si stringe a sé e si raccoglie per favorire la maturazione del proprio seme, della sua più profonda essenza.

I doni dell’autunno

Ogni stagione offre cibi che sono specifici e utili per quel determinato tempo e non solo per la terra ma anche ovviamente per l’uomo.

Tra i cibi d’autunno che consiglia Ildegarda vi sono la mela cotogna, calda e secca, utile cotta sia al malato che al sano. È utile nella gotta e nel contrastare l’eccessiva salivazione. Per le sue qualità è più indicata in chi soffre di eccesso di umidità e di dolori.

Molto preziose sono le castagne in grado di aumentare l’umidità nella testa. Il cervello è umido ed è importante che questa proprietà venga mantenuta per il suo corretto funzionamento. Le castagne si possono far bollire e l’acqua così ottenuta dopo la loro cottura si può bere: il mal di testa passerà. Le castagne tritate nel miele, inoltre, sono utili al fegato. Sono particolarmente adatte in chi soffre di eccesso di secchezza.

I funghi non sono tutti buoni anzi, quelli che nascono su terra e aria umida assorbono molte impurità. Meglio quelli che crescono su terra secca e aria secca. Utili sono i funghi che crescono sul noce e soprattutto sul faggio, adatti a tutti.

La depurazione d’autunno

Proprio per la necessità di trattenere ciò che gli è utile, l’organismo deve avere un corretto metabolismo e degli organi emuntori efficienti. Molto utili in questo periodo sono il Nasturtium Elisir che agisce sulla matrice connettivale e il sistema linfatico, favorendo una pulizia profonda e predisponendo il contatto con se stessi.

La linfa di betulla e la pilosella, contenute nel Pilofen contrastano, in associazione con il Nasturtium Elisir, la ritenzione idrica che spesso ritorna proprio in autunno proprio per il cambio del metabolismo e dell’attività fisica rispetto all’estate.

Un aiuto importante è ancora lo Scolopendrium Elisir in grado di lavorare non solo su fegato e polmoni ma anche sulla milza e su eventuali infiammazioni alla tiroide. La felce dello scolopendrio aiuta e prepara al cambiamento, al passaggio non solo da una stagione all’altra ma dall’esuberanza dell’estate al contenimento e ad una equilibrata introspezione.

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